RAQQA: L’ALTRA FACCIA DELLA LIBERAZIONE

Fino a qualche tempo fa, gli attivisti di Raqqa Is Being Slaughtered Silently (RBSS) erano portati in palma di mano da molti organi mainstream, fino ad essere insigniti dell’International Press Freedom Award nel 2015. Le loro corrispondenze clandestine da Raqqa, in cui, a rischio della vita, denunciavano i crimini e gli orrori commessi dai tagliagole del sedicente califfato, erano fonti preziose per i giornalisti di mezzo mondo. Da quando l’ISIS ha iniziato a perdere terreno di fronte all’offensiva condotta dalla coalizione internazionale guidata dagli U.S.A. e dalle milizie curdo-siriane delle SDF, i giovani di RBSS hanno iniziato a denunciare anche i crimini commessi dai “liberatori”, come i bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile e la pulizia etnica delle aree e dei villaggi conquistati, come rivelato anche da alcuni rapporti di Amnesty International. Sarà un caso, ma le notizie diffuse da RBSS non hanno più trovato eco, né sui media mainstream, né su quelli “alternativi”. E’ un modo malato di fare informazione.
Di seguito, la traduzione di un articolo pubblicato il 22 luglio su http://www.raqqa-sl.com/en, il sito di RBSS. Delinea una situazione penosa, che vede i giovani di Raqqa e dintorni costretti ad arruolarsi sia dall’ISIS che dai “liberatori” delle SDF, avendo come unica alternativa quella di una rischiosa fuga verso la Turchia. 

Reclutamento obbligatorio di giovani a Raqqa da parte di ISIS e SDF

RBSS

Ogni giorno, le Forze Democratiche Siriane (SDF) continuano ad avanzare nelle periferie di Raqqa e in ogni nuovo villaggio che controllano, arrestano decine di giovani e li costringono ad arruolarsi per combattere battaglie contro l’ISIS.
I civili provenienti dal settentrione di Raqqa hanno confermato che l’SDF ha arrestato molti giovani di età superiore ai 15 anni e li ha costretti ad arruolarsi per combattere contro l’ISIS. Negli ultimi due giorni, SDF ha arrestato diversi giovani a Tal Abyad, Suluk e Ayn Esa.
Alcune delle famiglie fuggite da Raqqa verso le periferie settentrionali della città hanno indicato che, una volta raggiunte le aree di SDF, le truppe iniziano a cercare giovani per reclutarli e mandarli in battaglia.
D’altra parte, anche il gruppo terroristico ISIS sta reclutando giovani uomini, costringendoli ad aderire al gruppo o convincendoli con denaro, approfittando della loro povertà. Ma oggi, a causa delle grandi perdite subite, il gruppo terroristico sta perdendo l’influenza sul popolo di Raqqa.
Ogni volta che i combattenti dell’ISIS ritengono di non poter affrontare le forze che li attaccano, si ritirano, ma rapiscono decine di giovani e li portano in luoghi sconosciuti. Questo è ciò che è successo a Ratla pochi giorni fa e gli attivisti ritengono che ISIS stia reclutando coloro che sono stati rapiti per compensare la scarsità dei propri effettivi.
(La scelta) È aderire all’ ISIS o ad aderire alle SDF, ma la maggior parte dei giovani non ha scelto nessuno: sono fuggiti dalla Siria e hanno attraversato i confini con la Turchia, nonostante tutti i pericoli, sono stati costretti a lasciare le loro famiglie e le loro case per affrontare un destino sconosciuto.