GAZA CITY (Ma’an) – Mercoledì 25 le forze di sicurezza siriane hanno ucciso un palestinese ventenne a Deraa, affermano i familiari.
Raad Nidal Fora è stato colpito alla testa mentre era sulla strada per andare al lavoro Nella zona sud della città di Deraa, ha raccontato suo cugino Walid Fora a Ma’an al telefono, aggiungendo che le forze del governo siriano si rifiutano di riconsegnare il suo corpo.
Il cugino ha detto che i parenti di Fora a Gaza City stanno ricevendo condoglianze nella loro casa del quartiere di Shujaiyeh.
L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, basato in Inghilterra, ha detto che un uomo anziano è stato ucciso nel corso di pesanti combattimenti a Deraa, crogiuolo della rivolta contro il Presidente Bashar Assad scoppiata dopo le alter Primavere Arabe.
L’Osservatorio ha detto anche che le forze di sicurezza siriane, sempre mercoledì, hanno ucciso quattro civili su un autobus Nella provincia settentrionale di Idlib, mentre cresce la pressione internazionale su Damasco affinché rispetti il cessate il fuoco sostenuto dall’ONU, che impegna di ordinare il rientro di soldati e carri armati nelle caserme.
Nelle ultime violenze che indeboliscono la fragile tregua in corso da 13 giorni, il gruppo attivista afferma che quattro persone sono state uccise ad un checkpoint sulla strada principale fra Aleppo e la capitale.
Una donna che ha visitato Douma ha detto che martedì notte la città ad est della capitale, ampiamente anti-Assad, era sotto continui bombardamenti e senza acqua, energia e linea telefonica mobile.
“Ci sono stati bombardamenti tutta la notte. Artiglieria e carri armati. Non abbiamo dormito affatto. Nemmeno per un momento” ha ditto la donna all’agenzia Reuters nel vicino Libano. “La maggior parte dei residenti sono scesi a vivere al piano terra perché la maggior parte dei secondi e terzi piani sono stati colpiti”.
Non c’è nessuna notizia di autobus colpiti o di bombardamenti sui media siriani, rigidamente controllati, e nemmeno commenti da parte delle autorità di Damasco, che dall’inizio della rivolta, più di 13 mesi fa, hanno vietato l’ingresso in Siria alla maggior parte dei giornalisti stranieri.
L’ex Segretario Generale ONU e mediatore del cessate il fuoco, Kofi Annan, ha riferito marttedì al Consiglio di Sicurezza che la Siria era venuta meno al ritiro delle armi dai centri abitati, in violazione dei termini della tregua del 12 aprile. (altro…)