FASCISTI E HEZBOLLAH A ROMA PER ASSAD

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Gli stretti legami fra il regime siriano del clan Assad e l’estrema destra europea non sono una novità, come non lo sono i rapporti che le stesse organizzazioni di estrema destra hanno instaurato e consolidato negli ultimi anni con altre entità come il regime iraniano e l’organizzazione sciita libanese Hezbollah. Per quanto riguarda l’Italia, le organizzazioni più attive sono Forza Nuova e CasaPound, quest’ultima anche attraverso la branca italiana di Solidaritè Identitè, associazione di volontariato internazionale presente in vari teatri, dal Kosovo al Vicino Oriente, dalla Crimea al Sudafrica, dove collaborano con un’organizzazione di bianchi apertamente filonazisti.
Alla luce di questa situazione, ha destato non poche perplessità il patrocinio concesso dalla Regione Lazio al convegno “Mediterraneo solidale” promosso da Sol. Id. insieme al regime siriano, attraverso il suo Ministero del Turismo. Il convegno è in programma a Roma, all’Hotel dei Congressi, per sabato 26 settembre e prevede la partecipazione di rappresentanti diplomatici di Mauritania, Iraq, Iran e Sudan, oltre a quella di esponenti di spicco del partito libanese sciita Hezbollah, come Rima Fakhri, membro del consiglio politico dell’organizzazione, e Sayyed Ammar Al Moussawi, responsabile delle relazioni internazionali. Non mancheranno esponenti del regime siriano, come Hassan Sakr, dirigente del Partito Social Nazionalista Siriano, al governo a Damasco, ed altri fiancheggiatori di Assad, come il presidente della sedicente Comunità siriana in Italia, Jamal Abo Abbas, e il suo portavoce, l’ex militante del Partito dei Comunisti Italiani Ouday Ramadan. Lo scorso 13 aprile, Hassan Sakr è stato in visita al Parlamento Europeo per un incontro con i rappresentanti di Alliance for Peace and Freedom, coordinamento di partiti di estrema destra di cui fanno parte gli italiani di Forza Nuova, i greci di Alba Dorata, i neonazisti tedeschi del Partito Nazional Democratico, i loro colleghi svedesi del Parti Svenskarnars, gli spagnoli di Democracia Nacional, i danesi del Danskernes Parti e i belgi di Nation. Il presidente di Alliance for Peace and Freedom è il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, grande sostenitore del regime siriano.

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Interessante la partecipazione di esponenti del mondo cattolico di rito melchita, quello maggioritario fra i cristiani del Vicino Oriente: interverranno, infatti, Monsignor Mtanious Haddad, rettore della Basilica S. Maria in Cosmedin in Roma e habituè delle manifestazioni di Casa Pound insieme al vecchio confratello Hilarion Capucci, e Madre Agnes Mariam de la Croix, superiora del Monastero Saint Jacques le Mutilé in Qara). Su quest’ultima, ho già scritto a suo tempo qui e qui, e penso valga la pena di rinfrescarsi la memoria.
Quanto agli esponenti italiani che interverranno al convegno, sono così descritti nell’articolo di Corrado Zunino “Roma, la strana coppia Hezbollah-Casapound insieme al convegno”, apparso sull’edizione on line del quotidiano La Repubblica: “Parlerà, per esempio, Alberto Palladino detto “Zippo”, il militante più volte avvistato nel Donbass nel corso del conflitto ucraino-russo e che nel luglio 2012 è stato condannato a due anni e otto mesi per aver guidato quindici camerati con il casco in testa e la spranga tra le mani contro tre militanti del Pd – tra cui l’attuale presidente del III Municipio – che stavano distribuendo volantini. A chiudere il lungo sabato di dibattito all’Eur ci sarà Franco Nerozzi, oggi guida della Onlus Popoli, ex giornalista che ha patteggiato a Verona una condanna a un anno e dieci mesi (l’accusa era di terrorismo internazionale) dopo essere stato fotografato in un addestramento militare in Birmania e aver contribuito a progettare un golpe alle Isole Comore. Nerozzi, che ama definirsi “un bieco e delirante anticomunista”, è un emulo del francese Bob Denard, il mito dei mercenari contemporanei. Ed è un fautore del comunitarismo post-fascista, che vuole superare il conflitto tra comunisti e fascisti in nome di un antiamericanismo e un antisemitismo dichiarati. Al congresso interverrà, ancora, Giovanni Feola, anche lui di Casapound, già candidato alla presidenza del VII Municipio di Roma: è il responsabile a Roma del Fronte europeo per la Siria. Poi Luca Bertoni, rappresentante dell’Associazione Lombardia-Russia, legata alla Lega Nord e sempre presente nelle missioni a Mosca del segretario federale Matteo Salvini. A marzo Bertoni era a San Pietroburgo con Alba Dorata e il partito nazionaldemocratico tedesco”.

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Un’immagine dei miliziani della minoranza birmana dei Karen, sostenuti dall’associazione “Popoli” e da Casa Pound

Era stata annunciata anche la partecipazione al convegno di Maher Altaher, dirigente del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, organizzazione storica della sinistra marxista palestinese. In realtà, lo stesso Altaher, venuto a conoscenza del fatto che il suo nome compariva fra i partecipanti, con un comunicato ufficiale emesso il 18 settembre smentiva seccamente di aver dato la propria disponibilità, il che non ha impedito che i promotori del convegno continuassero a tenere sulle locandine dell’evento il nome dell’esponente palestinese fra quelli dei relatori. Al contrario, gli stessi promotori si sono affrettati a togliere dalle locandine il logo della Regione Lazio, non appena questa ha revocato il patrocinio all’iniziativa, non senza qualche imbarazzo e scaricando ogni responsabilità su un anonimo “funzionario” che si è giustificato dicendo che la Regione riceve ogni anno circa novecento richieste di patrocinio… che è un po’ come dire che, per una comprensibile distrazione di un “funzionario” oberato di richieste, potremmo un giorno trovarci di fronte al patrocinio della Pisana per i festeggiamenti del compleanno di Adolf Hitler.

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